Grazie alla propria licenza AISP, Experian fornisce una soluzione totalmente seamless per le imprese che sfrutta l’accuratezza del proprio motore di classificazione delle transazioni e la capacità di generare indicatori predittivi e score di rischio.
In questi anni i progressi della PSD2 in termini di tassi di conversione sono stati significativi, al punto che oggi le imprese percepiscono il vantaggio di poter condividere i propri dati transazionali pur di non intraprendere un lungo e costoso percorso di valutazione tradizionale. Il tasso di conversione end-to-end, ossia la percentuale delle imprese che riescono con successo a completare un journey PSD2 ottenendo una valutazione, si è assestato sul 83%, nonostante le entità giuridiche di media abbiano 2,4 conti in banche diverse.
L’IBAN check e la possibilità di automatizzare diverse verifiche, permette ai lender di concludere un processo di lending in meno di dieci minuti, pur aggregando più conti correnti, per avere quella visione olistica dei flussi finanziari che rappresenta la base per uno scoring efficace.
Poi ci sono i lavoratori autonomi, su cui c’è scarsezza di dati, che possono essere però isolati sia che abbiano conti correnti intestati a consumatori o a imprese.
La PSD2 è ormai una realtà anche nello SME lending ed Experian ha costruito uno score transazionale robusto che può facilmente integrarsi con Web Data Insights e fungere da boost per i dati tradizionali, procurando in questo caso un uplift del 10%.
La granularità dei dati transazionali permette di predire gli eventi in una pluralità di contesti, anche grazie alla profondità storica di 12 mesi, che consente di rilevare le spese ricorrenti, shock improvvisi nelle entrate, il ricorso alle varie forme di prestiti ed eventuali aspetti critici nei pagamenti di stipendi o tasse.
L’altro aspetto importante è la “recency” dei dati, che abilita un assessment attuale della condizione di salute di un impresa.
Dei C level delle maggiori istituzioni finanziarie europee intervistati da un recente ricerca Experian ritiene che l’Open Banking avrà un impatto significativo sui processi di lending sia relativi ai consumatori che alle imprese.
Dove 10 rappresenta il massimo di livello di opportunità che ottenibili con la PSD2, 9 è la valutazione assegnata alla possibilità di ottenere decisioni più accurate e migliorare la customer experience, in particolar modo dei prestiti non finalizzati ai consumatori e nei prestiti a medio-lungo termine alle imprese.
Trusso è il nome del motore di categorizzazione sviluppato dal Data Lab Experian di Londra già nel 2015, con lo scopo di generare indicatori granulari che permettessero di costruire attributi di valore. Per le imprese, è stata definita una tassonomia di 53 categorie per assicurare la massima confidenza e una profonda comprensione delle entrate e delle uscite con lo scopo di stimare al meglio il cashflow di un azienda. E’ proprio la capacità di evincere il cashflow operativo netto, distinguendo le entrate e le uscite associabili a investimenti e prestiti, che permette di calcolare lo stato di salute finanziaria di un’impresa e quindi creare uno score a machine learning stabile e facilmente spiegabile, il cui GINI oscilla tra il 65% e il 72% a seconda della significatività complessiva dei conti e può sfiorare l’80% con la soluzione integrata con il CGSX.
Experian ha messo a punto indicatori che permettono di valutare il sovra-indebitamento, lo stato degli investimenti e il rapporto tra vendite e costi operativi. Utili sono anche gli indicatori che forniscono una rappresentazione debiti e costi finanziari e la possibilità di osservare il margine operativo lordo e netto e la solvibilità. La profondità del periodo di analisi permette poi di valutare eventuali anomalie relative agli overdraft e allo stato della giacenza media e allarmi associati al comportamento di spesa, specie per ciò che concerne il pagamento degli stipendi, del fisco, di agenzie di recupero crediti e altro ancora.
Un set di dati addizionali che è possibile customizzare in base a statistiche geografiche o settoriali per avere una visuale completa sull’impresa richiedente.
Come per i consumatori, la piattaforma di open banking Experian può generare una customer experience trasparente e dotata di tanti accorgimenti utili per facilitare il percorso di lending. Ciascun step del journey è conforme alle normative e studiato per supportare il cliente finale, ad esempio fornendo guide e informazioni specifiche sulle maggiori banche italiane per evitare abbandoni e arrivare alla conclusione con successo.
Il processo di underwriting è agevolato da dashboard in cui ogni set di indicatori, lo score è l’indice di significatività viene rappresentato in una forma grafica gradevole e di utilità. Un modo per poter consultare in modo configurabile dagli utilizzatori i transactional analytics estratti grazie al processo di open banking.
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